“Nonostante gli eventi accaduti negli ultimi mesi e le complesse trasformazioni in corso nel settore dell’auto, Fca ha confermato il piano industriale che ci era stato presentato a Balocco dettagliandone le ricadute per l’Italia per i prossimi tre anni. Si tratta di un piano che è in grado di saturare tutti gli stabilimenti italiani grazie a 5 miliardi di euro di investimenti e a nuove assegnazioni produttive in ciascuna fabbrica”. Sono le parole del Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al termine dell’incontro di oggi con l’ad di Fiat Chrysler Automobiles, Mike Manley, e con il responsabile Emea, Pietro Gorlier, svoltosi nella sede di Mirafiori a Torino.
“Si tratta di un piano coraggioso, di sviluppo in un contesto difficile in cui, per esempio, l’industria automotive statunitense sta avviando delle significative riduzioni di personale”, ha continuato Palombella.
“L’unico fattore problematico – aggiunge – è legato ai tempi di industrializzazione dei nuovi modelli, che richiede come noto numerosi mesi e che in qualche caso ci porrà di fronte alla questione dell’approssimarsi della scadenza degli ammortizzatori sociali”.
“Per quanto riguarda il piano nel dettaglio, nel Polo produttivo torinese (Carrozzerie Mirafiori e Agap Grugliasco) sarà assegnata la 500 elettrica, oltre alle attuali produzioni del Suv Maserati Levante, della Maserati Quattroporte e della Maserati Ghibli. A Cassino un Suv Maserati si aggiungerà alle attuali Alfa Romeo Giulia e Stelvio, mentre nel frattempo proseguirà la produzione della Giulietta. A Melfi la Jeep Compass si affiancherà alla Jeep Renegade e alla Fiat 500X. A Pomigliano, dove attualmente viene prodotta la Panda, entrerà in produzione in aggiunta un mini Suv a marchio Alfa Romeo. A Modena vengono prorogate le attuali produzioni delle sportive Maserati e in prospettiva saranno assegnati nuovi modelli di altissima gamma. Alla Sevel di Val di Sangro è previsto un ulteriore aumento della produzione del Ducato, nonché una sua versione elettrica, con conseguenti positive ricadute occupazionali. Per quanto riguarda i motori, il lancio di modelli innovativi consentirà la continuazione del diesel oltre il termine originariamente previsto nel 2021. Questo insieme alla introduzione della nuova generazione di propulsori ibridi avrà ricadute positive sugli stabilimenti di Termoli, Cento e Pratola Serra. È del resto prevista l’ibridazione di pressoché tutti i modelli attualmente in produzione, compresa Fiat Panda e 500 X”.
“L’incontro, da noi fortemente sollecitato dopo la presentazione del piano di giugno, risponde alle aspettative dei lavoratori italiani poiché assicura un futuro a tutti gli stabilimenti ed è immediatamente operativo. Anzi i primi lanci saranno quelli di Mirafiori, Pomigliano e Melfi, vale a dire proprio di stabilimenti in cui urge una nuova produzione per superare il prima possibile la necessità di utilizzo degli ammortizzatori sociali”.
29 novembre 2018