Fca e Cnhi, Palombella: “Chiediamo i dettagli del piano”

“Chiediamo a FCA e CNHI di declinare le ricadute per l’Italia del nuovo piano industriale, alla luce anche dell’annunciato abbandono del diesel nel 2022. Il piano precedente ha salvaguardato gli stabilimenti, ma ancora non abbiamo raggiunto il totale superamento degli ammortizzatori sociali. Questo obiettivo adesso deve concretizzarsi, anche perché il piano industriale presentato il 1° giugno scorso a Balocco assegna all’Italia un’importanza centrale”. Sono le parole del Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al Coordinamento nazionale Uilm FCA e CNHI che si è tenuto questa mattina a Roma per discutere delle prospettive industriali e occupazionali alla luce della presentazione del nuovo piano industriale e per preparare la piattaforma di rinnovo del Contratto collettivo specifico di lavoro in scadenza a fine anno.

“Chiediamo quanto prima all’azienda incontri di settore e chiarimenti specifici di stabilimento, a cominciare da quelli in maggiore difficoltà come Pomigliano, Mirafiori, Maserati Modena e lo stabilimento di motori diesel di Avellino, a cui deve essere assicurato un futuro anche dopo il 2022. Inoltre, c’è la necessità di chiedere un focus anche sugli stabilimenti CNHI”, ha aggiunto.

Tra i temi all’ordine del giorno del Coordinamento il rinnovo del Ccsl. Di fatto quello di oggi è stato il primo passo formale in questa direzione: “Parliamo di un contratto importante che ha garantito l’occupazione e che, con l’ultimo rinnovo del 2015, ha dato anche un giusto riconoscimento salariale col sistema premiale, che andrà aggiornato e confermato. Il Ccsl può e deve essere migliorato – continua Palombella – e siamo pronti a elaborare la piattaforma con le Organizzazioni che condividono i nostri obiettivi fondamentali, per noi irrinunciabili: sviluppo e salvaguardia dell’occupazione, riconoscimenti salariali dignitosi, rafforzamento del welfare aziendale e rafforzamento del sistema partecipativo. Quanto all’invito della Fiom – conclude – siamo sempre disponibili al confronto e vedremo se la loro proposta è seria e se sono pronti davvero a partecipare al negoziato”.

 

 

Ufficio Stampa Uilm                                                                                                  Roma, 28 giugno 2018

 

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