FCA e CNHI: Del tutto false le accuse secondo cui il CCSL garantirebbe livelli salariali più bassi del CCNL

In questi giorni circolano paragoni fra i livelli salariali del Contratto collettivo specifico di lavoro, che si applica in FCA e in CNHI, e quelli del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici del tutto impropri, fondati addirittura su dati fuorvianti.
Innanzitutto la paga base del CCNL è attualmente più alta di quella del CCSL di soli 9 euro al terzo livello, per prendere a riferimento una categoria di diffuso inquadramento operaio (la paga base del terzo livello metalmeccanico è difatti di 1.588,63 euro mentre la paga base dell’analogo quinto gruppo professionale del CCSL ammonta a 1.579,30 euro). Ma il CCSL garantisce livelli salariali superiori attraverso numerosi altri istituti, in particolare: uno scatto di anzianità in più (uno scatto ammonta a 25,05 euro al quinto gruppo professionale o al terzo livello); un istituto denominato “incentivo di produttività” pari a 0,82 euro al quinto gruppo professionale (come abbiamo detto corrispondente al terzo livello metalmeccanico) per ogni ora di effettivo lavoro; un nuovo sistema premiale, introdotto nel rinnovo del luglio 2015, in gran parte variabile che nell’ultimo anno ha portato premi medi di oltre 1.400 euro annui in FCA e di oltre 1.100 in CNHI; infine il CCSL prevede maggiorazioni per i turni molto più alte di quelle del CCNL, ad esempio il 60% per la notte anziché il 25%.
Una mera comparazione fra CCSL e CCNL dimostra, quindi, che il primo garantisce livelli salariali molto più elevati. Tuttavia bisogna anche ammettere che un paragone è  a ben vedere improprio, poiché il contratto di categoria dei metalmeccanici è normalmente integrato nelle imprese sindacalizzate da un contratto aziendale, mentre in FCA e CNHI il CCSL è esaustivo dell’intera disciplina contrattuale collettiva.
È arrivato il momento che le organizzazioni sindacali si misurino sui fatti, senza nascondersi dietro slogan politici o vuote polemiche; e i fatti dimostrano che il rinnovo del luglio 2015 del CCSL ha assicurato, con il nuovo sistema premiale, nei primi due anni di vigenza aumenti medi, seppur in gran parte variabili, di circa 1.400 euro annui, di molto superiori al recupero inflativo.
 
 
Uilm Nazionale