Prima consultazione aperta a tutte le sigle dopo il referendum nelle Carrozzerie
Da oggi a Mirafiori e alla Maserati di Grugliasco gli operai scelgono i rappresentanti per la sicurezza
Le carrozzerie di Mirafiori tornano alle urne e dopo otto anni gli operai troveranno sulla scheda elettorale anche la Fiom-Cgil. In teoria si tratta di una tornata elettorale minore, perché occorre individuare i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (“rls”), ma il reparto torinese più simbolico di Fca organizza una votazione alla quale partecipano tutte le sigle sindacali per la prima volta dopo il referendum del 2011, che spaccò il fronte sindacale ed escluse dalle future trattative i metalmeccanici della Cgil.
In corso Tazzoli si vota tra oggi e giovedì e nella scelta dei rappresentanti sono coinvolti 3.738 addetti. Con tempistiche simili si va alle urne pure alla Maserati di Grugliasco, ossia l’unica altra fabbrica di auto di Fca in Piemonte, dove risultano in organico 1702 persone. Sempre in questi giorni le elezioni si svolgeranno pure all’ex Pcma di San Benigno (azienda di componentistica della Magneti Marelli, con circa 400 dipendenti), mentre verso fine mese si voterà anche alla Cnh di San Mauro Torinese (altri 400 addetti).
Le ultime elezioni aperte a tutti risalgono al 2009. Poi ci fu il celebre referendum, in cui il 54% degli addetti accettò di ridurre parte dei propri diritti in cambio del piano di investimenti “Fabbrica Italia” (poi ampiamente modificato dall’azienda). Dopo quella consultazione la Fiom rifiutò di firmare il nuovo contratto aziendale e dunque venne esclusa dalle elezioni successive.
In tutti gli altri stabilimenti piemontesi di Fca e Cnh Industrial si era già votato per gli “rls” a luglio 2015, ma ai tempi si decise di rinviare le elezioni alle Carrozzerie, alla Maserati e nelle altre due fabbriche che appunto recuperano in questi giorni.
Le due fabbriche in cui si producono vetture hanno già votato per le rappresentanze sindacali aziendali (rsa) lo scorso giugno, ma la Fiom venne esclusa dalle altre sigle. Ecco perché il voto di questi giorni è così importante per le tute blu della Cgil: «A noi interessa misurare il grado del nostro consenso tra i lavoratori e questa è l’unica occasione che abbiamo per dimostrare che in tutte le realtà Fiat c’è una parte importante di addetti che si riconosce nelle nostre battaglie», spiega il segretario provinciale Federico Bellono.
A giugno alle Carrozzerie trionfò la Fismic, seguita dalla Uilm-Uil, in crescita, e dalla Fim-Cisl, in calo, con l’Ugl Metalmeccanici e l’Associazione Quadri e capi a chiudere. Stavolta però quest’ultimo sindacato non si presenta. «A differenza del voto per le “rsa”, questa è una competizione vera. Noi stiamo costruendo una squadra tenendo conto che oggi siamo di fronte a una nuova fabbrica e a un nuovo modo di fare sindacato », sottolinea Claudio Chiarle, a capo della Fim-Cisl torinese. Dario Basso, che guida la Uilm provinciale, è «fiducioso di poter confermare l’ottimo risultato ottenuto a giugno» e si dice «curioso di vedere dove andranno a finire i voti dell’AssoQuadri ». La Fismic è pronta a difendere la propria leadership, come spiega Vincenzo Aragona: «Tra le “rsa” siamo primi sia alle Carrozzerie che a Grugliasco e ci auguriamo di fare altrettanto anche a livello di “rls”».