Daremo un giudizio articolato quando avremo la possibilità di leggere il testo. Intanto, sulla base degli elementi a nostra disposizione possiamo dire che il decreto dignità va nella direzione giusta, ma sono necessari alcuni aggiustamenti. Peraltro, ricordo che la Uil ha fatto uno sciopero contro il Jobs Act e, dunque, tutto ciò che aiutasse a modificare quel provvedimento è da valutare con favore.
In particolare, la regolamentazione in materia di delocalizzazione è in sintonia con le proposte avanzate dalla Uil. Così come ci trovano concordi le misure per il contrasto alla ludopatia. Per quel che riguarda, poi, la nuova disciplina dei contratti a termine ci sono modifiche apprezzabili, ma alcuni passaggi, come ad esempio la mancanza di una causale connessa alla proroga, non ci convincono e andrebbero modificati.
Abbiamo, infine, delle perplessità, anche su quanto deciso in materia di lavoro in somministrazione. Sarebbe stato più opportuno, infatti, affrontare, prima, tutta la partita degli stage, dei tirocini, delle collaborazioni e delle finte partite iva che hanno fortemente precarizzato il lavoro.
Siamo comunque disponibili al confronto per dare il nostro contributo al miglioramento del provvedimento, nell’ interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e dei giovani.
Roma, 03 luglio 2018